Quando pratichiamo nella natura arriviamo a percepire in modo ancora più profondo la completezza del percorso yogico. Un dialogo ideale, quello tra yoga e natura, ma anche una vera e propria pratica >>
20 ottobre 2012
Il bhakti yoga è considerato il sentiero realizzativo più semplice da seguire, perchè non richiede particolari attitudini intellettuali. Molti maestri lo considerano il più adatto alla nostra epoca >>
25 marzo 2011
Lo jñâna-yoga realizza la liberazione dal ciclo delle rinascite tramite la Conoscenza Metafisica. E' un cammino estremamente duro, fra i quattro percorsi dello yoga, è sicuramente il più complesso >>
30 agosto 2010
Il karma yoga mira al conseguimento della liberazione tramite uno yoga empirico, pratico, applicabile nella vita di tutti i giorni ed alle azioni quotidiane >>
15 giugno 2010
Lo yoga non è nelle classi, negli âsana, lo yoga è nell'esperienza dell'unità nella vita quotidiana >>
18 maggio 2010
Vemu Mukunda ha posto l'accento sullo Yoga del suono inteso come via per la conversione delle energie, di accordatura dell'uomo con sé stesso e con il mondo e l'universo in cui vive >>
02 febbraio 2010
Questo attaccamento, poiché di questo si tratta, tocca tutti: non solo i poveri di spirito ignari della verità ma anche i sapienti, gli eruditi, i dotti >>
29 novembre 2009
Autobiografia di uno Yogi è più di un libro: è un gioiello spirituale che ogni ricercatore dovrebbe avere con sé e, dopo averlo letto, consultare di tanto in tanto col passare del tempo >>
02 ottobre 2009
Una guida alla meditazione che parte dall'Oriente per arrivare all'Occidente, salvaguardando la specificità delle singole tradizioni per favorirne l'incontro nella verità e nell'autenticità >>
14 settembre 2009
Satya è un comportamento di verità , una qualità per mantenersi veri sempre: nelle parole, nei comportamenti, nei pensieri, ma anche un modo di perseguire la verità anche all'esterno di noi stessi >>
03 settembre 2009
Un libro affascinante, l'autobiografia di un ricercatore spirituale che incontra il suo maestro, sperimentando le sottigliezze filosofiche e la disciplina esoterica del Tantra Yoga >>
13 luglio 2009
Questo libro risolve le titubanze del ricercatore perplesso, motivato ma consapevole delle difficoltà , che non è né completamente ignorante né illuminato, e che pensa: Sono schiavo, devo liberarmi! >>
13 luglio 2009
Quando si parla di Dio e del Bello, l'anima, come toccata dal Soffio dello Spirito, per un «attimo» può risvegliarsi dal suo torpore >>
15 giugno 2009
Dvesa permea in profondità la mentalità corrente: è l'antitesi dell'amore, è repulsione, antipatia, ripugnanza, paura >>
19 aprile 2009
Come una semplice e insignificante pietra può aiutarci a comprendere pienamente il vero senso della Vita >>
08 gennaio 2009
Un libro indispensabile per chi già pratica lo Yoga e per chi lo vuole conoscere, che ci mostra come si possa accettare la vita con tutti i suoi problemi e le contraddizioni >>
12 dicembre 2008
Un libro importante, una splendida guida per aiutarci ad approfondire la pratica dello Yoga e a portarla nel concreto della vita quotidiana >>
13 novembre 2008
Attaccamento alla passione, al piacere, alla soddisfazione dei propri desideri, ma anche, visto dalla parte opposta, a quell'esperienza gratificante che ci fa sentire vivi e attivi >>
06 novembre 2008
Gli altri (yogin) invece conquistano il samâdhi attraverso la fede, l'energia, la memoria, l'intelligenza superiore >>
20 ottobre 2008
Un libro prezioso, adatto tanto al principiante quanto all'adepto più avanzato; è un nuovo classico, un'opera senza tempo che non può mancare nella biblioteca di ogni aspirante >>
11 ottobre 2008
La nascita è causa del samâdhi per i «disincarnati» e per coloro che sono «immersi nella prakriti» >>
26 luglio 2008
Figlia naturale e indiscussa di avidyâ (l'ignoranza), asmitâ rappresenta la massima espressione di una coscienza egoica e superficiale >>
30 giugno 2008
L'asamprajñâta samâdhi si ottiene con la caduta di ogni contenuto mentale ed è «altro» rispetto al samprajñâta samâdhi >>
13 maggio 2008
Ignoranza metafisica, mancanza di consapevolezza della vera natura del Sè, radice di tutte le miserie della vita >>
19 aprile 2008
L'ignoranza genera una serie di afflizioni che frenano lo sviluppo spirituale dell'uomo: illusione, attaccamento, repulsione, paura della morte >>
07 aprile 2008
Cardine e punto di partenza del percorso che il vero praticante dovrà seguire per ottenere l'illuminazione e la liberazione dalla catena delle reincarnazioni >>
08 febbraio 2008
Il samprajñâta samâdhi si accompagna alle quattro fasi del vitarka (ragionamento), vicâra (riflessione), ânanada (beatitudine), asmitâ (senso dell'io) >>
07 gennaio 2008
Il distacco supremo (paravairâgya) è quello che è oltre tutte le attrazioni che si fondano sul gioco dei guna >>
17 novembre 2007
Il silenzio non equivale all'assenza di parola ma è espressione di un modo di essere in cui la pace esteriore diventa la proiezione di un profondo e fecondo atteggiamento interiore >>
11 ottobre 2007
La consapevolezza della padronanza perfetta (dei desideri) per chi abbia cessato di anelare agli oggetti, visibili o non visibili, è il vairâgya >>
09 settembre 2007
L'abhyâsa diviene fermamente fondato quando lo si prosegue per lungo tempo, senza interruzione e con devozione reverente >>
26 maggio 2007
Parola salvifica, sacra, profondamente connessa al Principio che rappresenta ed esprime in sé stessa >>
07 maggio 2007
Per il ricercatore è molto importante non confondere gli stati di espansione della coscienza prodotti grazie all'utilizzo delle tecniche delo Yoga con l'«esperienza» dell'Essere >>
27 gennaio 2007
L'abhyâsa è lo sforzo di essere fermamente fondati in quello stato (di citta-vrtti-nirodhah) >>
11 ottobre 2006
L'arresto [delle modificazioni della mente] si raggiunge mediante l'esercizio costante ed il distacco dalle passioni >>
17 settembre 2006
Come evitare la ripetizione di atti inconsapevoli seguendo la via della chiarezza >>
09 settembre 2006
Dominio del corpo e controllo della mente nelle tradizioni religiose dell'India (seconda parte) >>
28 giugno 2005
Dominio del corpo e controllo della mente nelle tradizioni religiose dell'India (prima parte) >>
22 giugno 2005
Il linguaggio dei simboli è un linguaggio nascosto, che parla e viene a contatto con il nostro livello più profondo >>
03 dicembre 2004
Maya è la bellezza di un tramonto, il canto degli uccelli, il flusso dell'onda leggera che arriva ai nostri piedi, ma anche l'uragano che urla e distrugge >>
24 ottobre 2004
Sadhana vuol dire essere consapevoli di ogni momento della nostra giornata, di ogni nostra azione >>
03 ottobre 2004
Ogni sofferenza è creata dalla mente. Il Raja Yoga lavora sul mentale per conoscerlo e purificarlo >>
20 settembre 2004
Il grande saggio divenuto portavoce di una saggezza senza tempo, eredità di tutto il genere umano >>
20 settembre 2004
Solo quando il mentale è libero dall'ego, solo allora l'uomo si ritrova in un orizzonte sconfinato >>
20 settembre 2004
Ora dunque (seguono) complete istruzioni riguardanti lo yoga >>
20 settembre 2004
Lo yoga è la soppressione delle modificazioni della mente >>
20 settembre 2004
Allora il veggente è fondato nella sua natura essenziale >>
20 settembre 2004
Negli altri stati vi è assimilazione (del veggente) alle modificazioni (della mente) >>
20 settembre 2004
Le modificazioni mentali sono di cinque tipi; esse sono dolorose o non dolorose >>
20 settembre 2004
(Esse sono) retta conoscenza, conoscenza erronea, fantasie, sonno e memoria >>
20 settembre 2004
Cognizione diretta, inferenza e testimonianza sono le sorgenti della retta conoscenza >>
20 settembre 2004
La falsa conoscenza è una concezione falsa di una cosa la cui forma reale non corrisponde a tale concezione erronea >>
20 settembre 2004
Un'immagine evocata dalle parole senza possedere dietro di sè alcuna sostanza è fantasia >>
20 settembre 2004
Quella modificazione mentale che si fonda sull'assenza, in essa, di qualsiasi contenuto è il sonno >>
20 settembre 2004
La memoria è il non permettere ad un oggetto che sia stato sperimentato di fuggire dalla mente >>
20 settembre 2004
L'universo intero è vibrazione ed ogni sua parte ha un particolare movimento; nella filosofia indiana questo linguaggio primigenio e sottile ci viene riproposto come mantra >>
20 settembre 2004
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