Virâmapratyayâbhyâsapurvah samskâraseso'nyah
L'asamprajñâta samâdhi si ottiene con la caduta di ogni contenuto mentale ed è l'«altro» rispetto al samprajñâta samâdhi
La progressiva involuzione della coscienza fino alla completa cristallizzazione nella materia grossolana comporta numerose limitazioni. Attraverso il samâdhi, questo processo involutivo si inverte e l'essere umano riesce lentamente ad affrancarsi dai suoi limiti; i diversi stadi del samâdhi rappresentano le tappe successive di questo percorso di liberazione.
Nel sutra I.17 è stato esaminato il samprajñâta samâdhi e si è visto come in questo stato sia sempre presente un qualche contenuto mentale; per passare da uno stadio ad un altro si deve sperimentare il niruddha (o stato di quiete della mente) che è libero dal pratyaya (insieme delle immagini mentali), raggiungendo infine l'asamprajñâta samâdhi, ove la mente è libera da ogni modificazione e la meditazione avviene senza alcun supporto.
Un simile stato può essere raggiunto dopo aver praticato a lungo il samprajñâta samâdhi. Il successo dipenderà dal tempo che viene dedicato alla ricerca e, soprattutto, dai samskâra (impressioni psichiche dovute ad azioni e ad abitudini precedenti; catena di cause ed effetti) del praticante.
Il mezzo per ottenere questa condizione è il distacco completo dai fenomeni oggettivi e l'applicazione costante della mente e del pensiero. La luce della verità , che elimina tutte le vritti (modificazioni dello stato mentale), permette il passaggio successivo: la coscienza si purifica dai samskâra e poggia solo su sé stessa.
Nell'asamprajñâta samâdhi l'uomo sperimenta le sue reali conquiste, il distacco, la volontà d'Amore, la decisione di diventare davvero ciò che è destinato ad essere e che egli stesso desidera essere, con tutte le sue forze.
Il desiderio deve essere unico: crescere interiormente, attraverso questa meravigliosa via che è il râja-yoga e che Patañjali indica come mezzo per cogliere il vero significato della vita; per comprendere in sé stessi l'universo intero; per poter in silenzio e senza nessuna pretesa aiutare gli altri esseri; per vivere l'Amore che l'essere umano da sempre porta racchiuso in sé. di MP
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