La Verità è unica, ma la natura di coloro che la cercano è differente; non c'è uomo uguale ad un altro ed ognuno interpreta la vita e le esperienze secondo le oscurità che ha in sè e ancora non ha dissolto.
Il mondo "esterno" interagisce con i nostri sensi tramite agenti di eccitazione; questi stimoli sono reali ma la loro interpretazione - le sensazioni e le percezioni sensoriali - varia in base al piano di coscienza individuale: ogni uomo dunque apprende solo ciò che può ricevere.
Maya deriva dalla radice ma che significa "misurare" ma anche "manifestare forme o apparizioni illusorie", "limitare".
Senza Maya il mondo non avrebbe possibilità di espressione: la nostra vita deve compiersi nella realtà fenomenica, che ci offre su di un piatto d'argento felicità e sofferenza; spesso tuttavia ci troviamo così bene in questa ignoranza che rifiutiamo qualsiasi sforzo che ci porterebbe ad una più alta comprensione, come nuotatori che intravvedono la terra ferma ma che preferiscono sprecare le loro energie rischiando in ogni momento di affondare.
Maya è ciò che percepiamo e il fascino del mondo in cui viviamo, ma è così falsa e potente da offuscare la nostra coscienza, tramutando l'infinito in finito. Maya è tutto ciò che muta, che si corrompe, tutto ciò che passa. Maya è il nostro corpo e tutto ciò che ci dà piacere o sofferenza; Maya è la bellezza di un tramonto, il canto degli uccelli, il flusso dell'onda leggera che arriva ai nostri piedi, ma anche l'uragano che urla e distrugge.
La potenza della Maya crea quell'apparenza che induce l'uomo a credere che l'unica realtà sia quella fenomenica: l'esperienza della vita, che dovrebbe essere un'esperienza unitaria, si tramuta così in una dicotomia.
Per arrivare a comprendere la Realtà spirituale non è necessario rinunciare al mondo; la via dell'ascetismo comporta una negazione, la negazione della vita. Negare il mondo è negare Dio; è solo grazie ad un sentimento di religiosità verso tutto il creato, percependo la sacralità di ogni cosa e risvegliando in noi un sentimento di reverenza che possiamo salvarci da questa trappola.
La via per arrivare alla Verità non è facile nè rapida, ma se non cominciamo subito un processo di conoscenza e purificazione dei nostri mezzi non riusciremo mai ad aprire in noi un vero senso di consapevolezza. di MP
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