mikel ha scritto:mi piacerebbe avere delle prove che gli spermatozoi morti nn vanno nelle urine...tipo da che libro l hai letto..tutti sanno che uno spermatozoo vive in media 3- 4 giorni e dopo che fa mi sembra strano che venga riassorbito...
io sono giovane e nn pratico tantra(per ora)
per devata a livello energetico un ciclo mestruale quanta energia chiede????il corpo maschile produce lo stesso sia che sia continente o meno quindi la perdita dell energia ce sempre cambia appunto se poi la energia viene ripresa in qualche modo..
ma come???
Quello che viene riassorbito non è lo spermatozoo ma l'energia di legame.
In chimica ci sono reazioni che producono calore (esotermiche) e reazioni che assorbono calore( endotermiche).
L'autodistruzione degli spermatozoi produce calore che si immagina venga poi fatto risalire lungo la spina dorsale attraverso il foro situato nel punto più basso dell'osso sacro, in corrispondenza al filum terminale.
immaginati la risalità dell'energia come un vento elettronico che risale verso il cervello.
I nervi hanno due caratteristiche : sono afferenti ed efferenti .
Servono cioè sia per portare le sensazioni (informazioni) dalla periferia al cervello sia per portare gli "ordini"( cioè la reazione della mente agli stimoli esterni) dal cervello alla periferia.
L'orgasmo maschile è collegato , fisicamente, al raggiungimento di una certa temperatura.
Quando la vagina della partner raggiunge la temperatura di 39° C di solito arriva lo stimolo all'orgasmo.
Questa temperatura si ottiene in altre maniere: nella masturbazione si tratta del calore ottenuto meccanicamente, ma anche la stimolazione delle zone più innervate del pene provoca un aumento della circolazione del sangue e quindi del calore.
la visualizzazione o l'immaginazione di scene erotiche può provocare anch'essa un aumento della temperatura corporea.
Si tratta di un processo molto comune nell'uomo.
Se pensi intensamente alla pesantezza del braccio destra ( come si fa nella prima versione del training autogeno) dopo un pò il braccio aumenterà la propria temperatura di un grado e mezzo due.
Una volta raggiunta la temperatura ottimale per bloccare"l'esplosione" dello sperma si può agire in maniera meccanica ( la compressione, pericolosissima! del perineo o della base del pene,oppure l'immersione del pene nell'acqua ghiacciato o il massaggio dei testicoli con cubetti di ghiaccio, anche questa da attuare con dodicimila precauzioni) o psicofisica.
la tecnica migliore secondo me è il rilassamento della muscolatura interessata.
Un rilassamento parziale del pene deve essere collegato ad una serie di manovre della muscolatura sottile del bacino difficili da descrivere su un forum.
in pratica si deve avere la sensazione di abbassare l'osso sacro e contemporaneamente di alzare dolcemente i muscoli dell'ano.
manovra collegata al rilassamento e all'allungamento della muscolatura del collo.
molti consigliano di contrarre i muscoli delle cosce e dei glutei, ma credo che ci possano essere delle controindicazioni.
Quando contraiamo la muscolatura dei glutei tendiamo a restringere il canale seminale.
chi si intende un pò di fisica sa che , a parità di portata volumetrica (la quantità di sperma) diminuendo la sezione del "tubo" aumenta la velocità della spinta del liquido.
Un altra accortezza da prendere è quella di non contrarre la muscolatura delle braccia e delle spalle, cosa che aai maschi viene spontanea prima dell'orgasmo.
per praticare l'inversione "Il maschio deve diventare femmina" predisporre cioè il corpo ad essere penetrato dall'energia.
I muscoli devono rilassarsi il più possibile.
una cosa interessante è che praticando determinate tecniche spesso si ha una specie di maschilizzazione dell'orgasmo femminile.
Accanto ad una serie di vibrazioni ed ai segnali che solitamente individuiamo come tipici del massimo piacere nella donna ( aumento della velocità del respiro e del battito cardiaco, aumento della temperatura e del violume delle labbra, allarganebto delle narici, rossore diffuso, aumento delle secrezioni vaginali e della saliva) si assiste spesso ad emissioni che possono essere anche violentissime di un liquido bianco-trasparente di sapore dolciastro, scambiato a volte per urina.
un'altra cosa interessante è che praticando certe tecniche , accanto alla scoperta del punto chiamato G all'interno della vagina (situato, anche se non sempre, all'interno della vagina nella parte anteriore, alla distanza dall'orifizio, pari alla lunghezza del dito medio della donna) di una specie di punto G maschile situato all'interno del corpo( mentalmente bisogna individuarlo in prossimità del coccige , seguendo idealmente, una linea retta dal glande all'ano.
per individuare il "punto G maschile occorre innanzitutto esercitare la muscolatura che permette il movimento dei muscoli del glande.
Riuscire a muovere ritmicamente a piacimento la muscolatura della punta del pene significa, dopo un po', riuscire ad avvertire questa specie di punto G.
praticare reciprocamente sesso orale con la propria partner può , anche esso, aiutare a sensibilizzare questa specie di organo del piacere.
occorre far coincidere il movimento di suzione del pene con una specie di movimento di suzione interno e naturalmente, per compiere un circuito completo, con un movimento di suzione del clitoride, armonizzando la respirazione al ritmo del movimento e al respiro della partner( inspirazione= suzione, espirazione distensione immaginando di assorbire l'energia all'interno del proprio corpo.
a parte eventuali e non rari problemi di salute collegati a certe tecniche,possono esserci dei problemi diciamo psichici sia nell'uomo che nella donna.
Culturalmente alcune donne , ad esempio, collegano la soddisfazione o meglio la conclusione del rapporto, all'eiaculazione maschile e a lungo andare, se il partner pratica la ritenzione, coltivano una sensazione di insoddisfazione o disagio.
d'altro canto per l'uomo la sensazione di piacere non collegata all'eiaculazione, ma a quel processo di "suzione interna" che alcuni taoisti definiscono "Orgasmo della valle" è spesso così intensa da fargli perdere il gusto per rapporti sessuali cosiddetti"tradizionali".
Riuscire a provare con una partner (che "deve" essere una Yogini) un simile piacere ( non sto parlando dell'utilizzazione dell'energia, sto parlando del piacere che si prova in certe tecniche) una volta .....
azz.
poi niente potrà più essere come prima....