ckstars ha scritto:Non potendo portare con se' strumenti voluminosi o fragili si puo' sostituire il tutto con un tubicino in gomma delle dimensioni appena maggiori di una narice. Si riempira' il tubicino lungo circa 60 cm di soluzione tappandone le estremita' quindi una estremita' aperta verra' inserita in una narice, l' altra estremita' restera' tappata dall' indice di una mano. Adesso la mano si porta in alto sopra la testa distendendo il braccio, il mento viene inclinato leggermente in giu' e viene stappata l' apertura del tubo che sta in alto, la colonna di fluido presente nel tubicino defluira' attraverso il naso.
Ottima idea..! L'avessi presa in considerazione quest' estate, non sarei stata costreta ai contorsionismi dovuti alla combinazione bottiglia-imbuto

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Ieri e questa mattina o sperimentato
vyutkram neti
superata qualche difficoltà iniziale, dovuta all' automatismo della deglutizione, ho riscontrato degli ottimi benefici: ora, specialmente quando inspiro e l'aria è più fresca, riesco a percepirne nettamente il passaggio, cosa che mi era difficile anche dopo aver praticao jala neti.
A scuola, questa pratica mi è stata sconsigliata, probabilmente perchè si ritiene che i principianti siano più inclini a ricercare pratiche stravaganti senza avere la minima nozione pratica di quelle basilari...in realtà pratico jala neti con assiduità e scrupolo, ed essendo diventato il mio appuntamento mattutino preferito, vorrei perfezionarlo e renderlo il più "portabile" possibile.
Grazie per i consigli.
ciao
Sheena