Navigando in rete mi sono imbattuto in un articolo che annuncia l'uscita di un' animazione 3d fruibile attraverso uno di quei visori per la realtà virtuale.
Il progetto è firmato da Deepak Chopra.
Vorrei conosce l'opinione di tutti voi, ma soprattutto di chi pratica qualsiasi tipo di meditazione da molto tempo. (io mi sono avvicinato solo da poco a questa parte dello yoga)

Copio e incollo l'articolo che ho trovato e anche il link del trailer della simulazione virtuale di Chopra.
"Abbiamo appena iniziato a scoprire le possibili applicazioni della realtà virtuale. Dalla neuro-riabilitazione per i pazienti paraplegici al porno, i confini sembrano essere solo quelli stabiliti dall’immaginazione e dalla capacità tecnica dei progettisti.
A subirne il fascino è stato anche il guru della meditazione trascendentale Deepak Chopra , autore di più di 80 libri sull’argomento, che ha deciso di provare sfruttare l’ambiente ipnotico di una simulazione virtuale per proporre un’esperienza mistica. Assieme al figlio Gotham e alla società Wevr, ha presentato nei giorni scorsi a Los Angeles “Finding your true self” . Nelle intenzioni, un viaggio interiore realizzato tramite un visore VR. “Un incrocio fra Cartesio, e il suo penso, dunque sono, e Matrix – ha spiegato nel corso della conferenza stampa di lancio”.
Gli ingredienti sono simili a quelli consueti delle esperienze di meditazione. Una voce che sussurra in sottofondo (quella dello stesso Chopra), vasti orizzonti su cui allargare lo sguardo, l’albero della conoscenza, il fico sotto cui si dice che Buddha abbia trovato l’illuminazione, al centro della scena. Difficile valutare l’effetto complessivo in 3D, ma dal breve trailer messo on line non manca la cura dei dettagli.
Ambizioni spirituali a parte si tratta, è bene ricordarlo, innanzitutto di un prodotto commerciale. Per dieci dollari, Chopra e Wevr vendono venti minuti di “illuminazione”, da usufruirsi tramite apposita app, a breve sul mercato.
Si potrà sperimentare il tutto in speciali chioschi, collocati in ospedali, aeroporti e ovunque la gente cerchi di sfuggire alla fretta quotidiana, oppure collegando lo smartphone o il tablet a uno dei tanti visori per la realtà virtuale, dall’Oculus di Facebook al Samsung Gear.
È il tipico genere di iniziativa che tende a dividere i critici in due fazioni: quelli che ritengono si tratti di un utilizzo intelligente della tecnologia, un modo di applicare nuove soluzioni a vecchi problemi e quelli che si tratti di una sorta di imbroglio, per quanto sofisticato. Di certo, è qualcosa di molto in linea con un certo modo di porsi della Silicon Valley – termini importati dalla religione come “visionario”, “evangelista”, “guru” sono pane comune fra i nerd - e con lo spirito dei tempi.
I progressi dell’informatica e della scienza in genere sono tali da porre nuovi dilemmi etici e morali, che vanno oltre l’aspetto puramente tecnico.
Ad esempio: se davvero saremo in grado di costruire macchine dotate di iniziativa propria, intelligenze artificiali senzienti, come sostengono alcuni , come si rapporteranno verso gli umani? Oppure, per citare un dibattito recente, è possibile che stiamo vivendo tutti, anche senza bisogno di un visore 3D, un una simulazione creata da un computer ? Fior di scienziati ne hanno discusso di recente a New York, senza arrivare a una conclusione definitiva.
In questo contesto, che Chopra provi a utilizzare la tecnologia per fini sia spirituali che commerciali, non scandalizza più di tanto. In fondo, come ha detto al Guardian : «Se non sei al passo con la tecnologia, non sei in contatto con lo spirito dei tempi e tanto vale che lasci perdere»."
https://youtu.be/AiCulztd38Y